martedì 19 gennaio 2016

L'animismo il principio

l'animismo é considerato a torto una religione politeista. Questo perché i miei padri, grandi sacerdoti del tempio di Jupiter consideravano l'anima respiro ed essenza di Dio creatore.
Essendo noi chiesa dell'anima siamo tutti divini per l'entità che appartiene a Dio. Le proprietà dell'anima e le sue leggi non sono state scoperte ma insegnate da Hereafter al primo uomo creato dall'argilla , maschio e femmina per sei razze diverse create come radice originaria per fare l'umanità che é data dalla composizione e scomposizione dei sei DNA per ogni probabilità che é illimitata nella variabilità ma limitata nella scelta. Dio é stato il primo genetista e oggi dire che Eva è nata dalla costola di Adamo non è più assurdo ma certezza. La pecora Dolly lo ha dimostrato.
dunque detto questo comprendiamo il valore che ha il numero sei per noi e perché i sigilli che appartengono all'umanità sono sette.
L'alfa e l'omega,  Dio che si rivela con sembianze umane alla fine del tempo aprirá i sette sigilli del mondo. Le sette chiese che sono i sacerdoti delle chiese principali della terra riconosciute da Dio.
Essi in vita erano uomini come tutti , dispensatori di verità nella fede e nel rispetto del padre ed hanno diritto alla vita eterna.
Per comprendere questo punto dobbiamo ricordarci la prima cosa che ho detto. Siamo anime quindi esseri divini demoni giusti o cani empi in morte e soprattutto eterni.
La nostra divinità nello spirito ci rende ad immagine e somiglianza di Dio attraversati dalle stesse leggi cosmiche. Dio dunque rivelato come colui che respira e crea la vita animando la terra plasmata ha una famiglia e la trova in colui che ha avuto la vita e nei suoi figli. Tutta la famiglia di queste prime persone portatrici del sigillo di Dio sono sacre a Dio e alla terra che rappresentano.
Io  che porto l'antico nome che riconosce le prime creature create per volontà del padre sono una dea intesa come portatrice di respiro divino e sacerdotessa universale della terra in rappresentanza della razza ariana perché il sigillo è proprio aer per gli ariani. Abbah per gli ebrei e per le altre quattro razze sempre la traduzione di padre scritto in lingua arcaica che significa respiro . Infatti l'uomo che si è risvegliato dall'argilla la prima cosa che ha visto è stato il grande respiro che l'attraversava e lo ha inteso come padre.
il primo nome di Dio a Questo punto è la parola Padre intesa come respiro creatore pronunciato in sei lingue arcaiche diverse. Il sigillo appunto.
Il sigillo per volontà di Dio si completa con il nome della terra camuffato e per forza di cose, essendo Dio una trinità il nome lo portano tre figli di aer una lettera ciascuno. Così per tutte le sei razze.
Io e i miei due fratelli essendo i figli di aer custodiamo il nome nel nostro nome. Hereafter  riconosciuto Dio anche da Maometto che lo definisce essere supremo e superiore quindi Allah, il principio di tutto con me e i miei fratelli dichiara che le terre sante create per ultimo sono l'Italia e l'ilio oltre al paradiso. Terre destinate agli ebrei come promesso al principio ma occupate dagli Arii e da altre tribù nomadi. 
Se il primo nome è padre il secondo nome è per forza di cose il vero nome di Dio ed è JAVE'.
Sì perché è proprio il nome che formiamo custodendone le lettere. Siamo custodi del nome messaggeri con un significato preciso che nasconde ogni lettera.
Vediamole:
J la J è data dal mio cognome e può indicare che appartengo alla famiglia di Jupiter come è stato chiamato Dio assoluto dagli antenati che non conoscevano il nome di Dio a causa della cacciata dal paradiso. La rivelazione di essere Hereafter  è stata fatta all'uomo quando Dio ha perdonato l'umanità e ha stipulato con lui una alleanza. La prima alleanza scritta da lui stesso e donata a tutti i sacerdoti della terra delle sei razze.  Da questo momento nasce il primo codice etico a cui tutto il mondo arcaico si deve attenere e le leggi di giustizia sono tramandate oralmente mentre lo scritto di Dio viene custodito gelosamente dai sigilli di quel tempo. Roma città santa custodisce il testo dato agli Arii e forse anche i 22 libri originali degli ebrei.
Angela lo dice il nome stesso indica che la prima terra santa è la terra degli angeli. L'eden o paradiso.
Il mio nome è camuffato. Mi chiamo Vita diminutivo di Vitalia vero nome dell'Italia ed Elio è il nome camuffato di Ilio perché anticamente la e si leggeva i . Mia nonna lo chiamava appunto Ilio poi si è corretta e la regina in siciliano sito latino e ria non rea.
Le lettere da sole portano le caratteristiche di Dio. La J sta ad indicare Dio e nessun altro.
A  L'amore e ogni sentimento che l padre ha usato per creare la vita . La sua spiritualità.
V la conoscenza, la consapevolezza, la creazione e la forza distruttrice del padre.
E l'eternità- L'infinito tempo e lo spazio che ha le sue leggi e regola la mortalità dei corpi, l'immortalità dell'anima.
Se ho ragione il primo custode e il secondo sono donne e il terzo è uomo.
Il secondo custode essendo rappresentante della creazione è madre perché rappresenta lei stessa la prosperità. Per segnalare la forza e la bellezza di questo significato creativo colei che rappresenta lo spirito e l'amore non ha figli. Infatti così è.
JAVE' è anche una chiave. Se notiamo le lettere la A non è altri che una V capovolta e chiusa e la è posata diversamente le contiene entrambe ma la V deve capovolgersi ma anche la è contiene due volte la V se si scompone e la j ne chiude una riformando la A o V chiusa.
Cosa vuol dire ve lo spiego più avanti. Quando parlerò dell'anima e della vita e della morte se no perdo il filo del discorso che voglio fare.  Comunque secondo le scritture il secondo custode è anche il custode della conoscenza  delle leggi universali del cosmo e della consapevolezza .

Ma chi siamo noi tre custodi?

semplici persone come tutte le altre. La gente. Viviamo la nostra vita secondo le nostre tradizioni e i nostri usi e davanti a Dio siamo un semplice misuratore di come vive l'uomo sulla terra.
Sembra questa una cosa strana invece è la bellezza del nostro essere custodi del nome nella semplicità di esistere. E' vero siamo Re di Roma figli di Priamo, di Enea ma il primo re non aveva un castello. A Roma antica i re erano tanti e badavano ai vitelli.
Essere re non vuol dire avere un regno in terra ma essere figli discendenti di una famiglia reale benedetta. Un'altra cosa.
Essere la gente ha permesso i miei padri di essere aggreganti e di creare i latini. Per comprendere questa verità bisogna considerare che Priamo re di Troia solo lui aveva concepito 50 figli con mogli diverse e i principi troiani arrivati in Italia dopo la caduta di Troia sono partiti con 21 navi contenente 48 principi potenziali Re di Roma sposando una Sabina o altra donna del luogo. Gli uomini potevano arrivare ad avere con più mogli anche cento figli .  A conti fatti molti re hanno popolato la terra ed ognuno è diventato padrone del suo pezzetto di terra e del suo pezzo di cielo come aveva previsto Dio.  Per conoscere l'animismo dobbiamo sfatare i falsi miti e non pensare come oggi ma come ieri e ci sembrerà logico ciò che scrivo. A Roma non un re ma Amuleio e Numitore.
Chi creava la stirpe reale era la donna e non l'uomo. Quarant'otto principi figli di Priamo ma Enea re di Roma perché sposa una REA  si legge ria e non viceversa.
La morte delle vestali permetteva dunque ad Amuleio di mantenere il trono di Roma insieme a Numitore se no il re era l'uomo di un'altra stirpe e un'altra casa prendeva il potere sulle persone.
Dunque le ree se rimanevano incinte lo erano sempre di divinità come mercurio o marte e i figli maschi diventavano illegittimi ma eredi del nonno materno oppure le donne venivano tumulate vive con il bimbo in grembo perché era vietato bruciare una vestale. La città avrebbe vissuto l'ira di Dio e un tempo nefasto.

La donna animista è la dea della prosperità. Regina della terra e colei che fa ereditare i geni della linea maschile perciò sacerdotessa dell'anima. Essa è il tramite per fare ereditare i geni del nonno materno al nipote. Il matrimonio con una donna permette si l'unione fra due ma che i geni del padre del nascituro appartengano ad un'altra casa. Vi sembrerà strano ma questa cosa i sacerdoti ariani l'avevano intuita osservando le caratteristiche dei figli.

lunedì 11 gennaio 2016

Pensieri alla deriva.

Il gran giorno sta arrivando. Non so se riuscirò a fare il gran passo. Ho un biglietto aereo regalatomi a Natale per andare in Sicilia dopo 22 anni che manco da líí

Dovrei essere felice eppure ho pianto.
Non sono sicura che oggi per me questo viaggio é la cosa giusta. 22 anni sono troppi per incontrare il proprio padre e dirgli ciao sono venuta a trovarti un giorno per sparire dalla



vita ancora una volta. É anche difficile avere 90 anni e avere una emozione così. Ho paura che questo può essere solo un addio e la colpa della sua fine essere io.
Ad un certo punto mi sono detta la cosa giusta é stare a casa mia e lasciare che il mondo continui senza me.
Credo che questo che sto vivendo é un problema che vivono i molti stranieri che vanno a vivere in paesi lontani anche oltre oceano.
Gli affetti restano immutati ma il troppo bene per loro ci fa desistere da prendere decisioni che perdono un senso.
La cosa giusta sicuramente é osservare da lontano che mio padre sta bene ed essere felice per questo. Poi, andare via come sono venuta. In punta di piedi portandomi dietro il dolce ricordo del suo viso. Non saprà mai quanto l'ho amato nel silenzio della mia anima e mi piace pensare che sono nei suoi pensieri il dono più grande.

domenica 4 ottobre 2015

Siamo stelle che illuminano gli altri

Ognuno di noi è protagonista della sua storia. Essa lo segna e lo modella secondo i fatti che sono stati vissuti. Una cosa però è certa ! anche se ci sembra di vivere delle esperienze simili ad altri, di fatto ciò che abbiamo vissuto prima dell'evento ci rende univoci. Noi, quindi, siamo il centro dell'universo e gli altri sono nostri simili mai uguali.
Prendiamo ad esempio l'amore. Possiamo amare lo stesso ragazzo che ha amato prima la nostra amica, avere con lei molte similitudini  e uguali gusti oltre la stessa età ma, il nostro approccio e la nostra espressione del sentimento per lo stesso individuo è diversa.
Questo perché il modo di amare qualcuno non ce lo insegna l'età, ne l'amica o il ragazzo ma il nostro ingresso alla vita. Quindi rapporto madre e figlio e il tipo di affetto che abbiamo ricevuto fino a sei anni d'età. L'educazione alla vita, al rispetto e all'onorabilità vengono costruiti in questo periodo.
I Se penso a me in senso affettivo, ricordando il mio ieri, penso che ad amare mi ha insegnato il nonno.  il padre di mia madre. Egli ha avuto un ruolo fondamentale nel mio esprimere l'amore considerandolo dono. Il nonno era per me una persona che ogni mattina suonava il campanello di casa, per portarmi un biberon di latte appena munto.
Io lo aspettavo dentro al mio girello rosso e avevo imparato il tempo del suo arrivo. Sentivo il rumore delle ruote e l'apertura della portiera dell'auto che sbatteva per richiudersi.  Poi nonno faceva il suo ingresso  a casa. Dava la bottiglia di latte a mia madre mentre io seguivo attentamente con lo sguardo ogni rito ormai giornaliero.  Mamma scaldava il latte mentre i nonni si accomodavano   seduti  vicino al tavolo del soggiorno.
Non ero consapevole di chi fossero quelle due  persone ma, avevo individuato che l'uomo con i baffi aveva il mio latte e me lo portava. Ottenuta la bottiglia, bevevo soddisfatta l'atteso premio . Finita la bottiglia m spingevo dando dei leggeri colpi con i reni e giravo intorno al tavolo per scrutare i nonni.
Essi parlavano a voce bassa e confidenziale con mia madre dicendo cose a me incomprensibili.
Così ho conosciuto il mio primo amore. Atteso ogni giorno ed osservato ridendo. Da nonno ho imparato l'affettività fatta di sguardi complici e attesa.
Da quel giorno il mio amore ho imparato a guardarlo a distanza rispondendo ad un sorriso complice. Dopo anni,  un giovane senza baffi e non più in dono il latte caldo che sazia, ma amore che nutre e crea vita che ci rinnova.
Questo è un esempio che dimostra la verità del mio contenuto e credo che ognuno di voi se ci pensa, ha un aneddoto che può spiegare il perché dei suoi comportamenti e il suo modo di vivere il mondo che ci attornia. Il modo di approcciarci verso le attività seguono le stesse regole. Il tutto caratterizza la nostra personalità. Chi siamo dunque? Persone che prese nell'insieme siamo cittadini che votano e pagano le tasse ma, prese singolarmente siamo stelle. Brilliamo sempre e i nostri raggi attraversano gli altri illuminandoli. Il donarci senza comprenderlo ci rende meravigliosi.
 

Un incontro straordinario che ho fatto quando avevo 22 anni

Ho affittato da fanciulla una casa all'interno di una riserva geologica.
Una montagna che ha conosciuto la storia della peste del settecento, ricca di boschi e di luoghi incontaminati. La casa del gigante.
In questo ambiente , tra ruscelletti e cascatelle mi sono sentita come Marica che la leggenda vuole essere mia madre ava. Qualcuno dice ma non so se è vero, che fosse nientemeno che la maga Circe andata in sposa ad un fauno del bosco.
Ma andiamo avanti la storia che voglio raccontarvi è straordinaria!.
In questa montagna nella mia casa in pietra che sembrava un fungo inclinato conducevo una vita assai spartana . L'acqua fredda usciva anche dal rubinetto dell'acqua calda e la porta di casa si apriva girando la chiave all'incontrario.
Ero molto felice lassù ed avevo imparato molte cose. Raccoglievo i prodotti del bosco per cibarmi e vivevo il contatto diretto con gli animali. Avevo imparato ad imitare alcuni versi degli animali e mi spingevo verso il rifugio per raccogliere fragole di bosco e lamponi per le mie marmellate. Tutti facevano fatica a salire da me  perché la salita era assai ripida ma io, conoscevo una strada secondaria che non potevo insegnare  perché costeggiava il costone esterno della montagna ed era stretta.  In paese una vecchia del posto, mi aveva raccomandato di non andarci perché irta di pericoli e abitata da serpenti ed altri animali selvatici. Un giorno,  avendo preso troppa confidenza con i luoghi e forte di non essere sola, ho disubbidito il consiglio e il monito della signora ed ero soddisfatta perchè  non ho incontrato nessuno. Sicura di me, ho praticato il sentiero anche di pomeriggio e ho ammirato gli ultimi raggi del sole che mi illuminavano il passaggio.
Ero sola con il mio bastone e gli altri erano distanti da me venti minuti almeno. Forse trenta abbondanti.
Avevo cercato questo mio camminare in disparte depistandoli a passo svelto, per vivere la montagna in silenzio gustandone la bellezza.
Incontravo davanti al mio passo, scenari di rara bellezza e il silenzio mi permetteva di cogliere suoni e luci distinti.
Stavo camminando tranquillamente guardando il raggio che si faceva di una luce più tenue quando, ho sentito sul lato destro un fruscio ed ho visto movimento di foglie. All'improvviso, mi sono trovata di fronte un meraviglioso esemplare!
un serpente di grosse dimensioni e poco più basso di me, in posizione d'attacco a un metro di distanza.
I suoi colori erano verdi e marroni e mi affascinava. Non avevo mai visto niente di più imponente in vita mia. Siamo rimasti entrambi immobili a lungo. Ci fissavamo mi osservava ogni movimento non abbassando mai lo sguardo fisso e fiero di entrambi. Aspettavamo uno la mossa dell'altro per agire. Io stringevo a tratti il bastone pronta a colpire. Ho avuto paura di spaventarlo quando ho sentito le voci dei miei fratelli in lontananza. Dopo pochi minuti il serpente ha deciso di lasciare il sentiero. Si è abbassato come inchinandosi e strisciando è sparito infilandosi tra le foglie dove l'ho visto affiorare all' inizio della storia.
La voce dei miei fratelli si è fatta nuovamente distinta. Dopo dieci minuti mi hanno trovata ancora ferma con il bastone in mano. Quel giorno mi sono sentita speciale.
Vita Francesca Genna

domenica 27 settembre 2015

A proposito di razze e razzismo, cosa penso...

NOI abbiamo bisogno degli stranieri per nutrirci di tolleranza proprio di come abbiamo bisogno del pane e dell'acqua.
Ne siamo digiuni con molta vergogna.
Spesso abbiamo calpestato il vero figlio di questi territori perchè nato nel sud del paese. Lo abbiamo boicottato e umiliato sentendoci padroni della riserva romana creata per l'accoglienza dei popoli che provenivano dal nord.
Da ospiti , essi anche se imbastarditi con i romani, sono diventati tiranni e non ci permettono... di essere una sola speranza ed un solo cuore.
Ben vengano tutti i popoli dunque a rivelare la nostra bassezza morale per me e per tutti quelli a cui gente bastarda, ha costretto a fare enormi sacrifici, rinunce per costruire la sua Roma e, davanti alle macerie, alzare il capo e rimettere a terra i mattoni. Viva la Repubblica, viva questa rivoluzione!
Un caloroso abbraccio a tutti i terroni.
I miei padri hanno fondato questa civiltà ed io rivendico la mia appartenenza a questi luoghi e l'incostituzionalità della lega. Chiedo quindi a nome dei miei avi, la soppressione del partito.. Inoltre a scuola tutti i bambini devono essere educati alla civiltà- al rispetto, alla tolleranza e alla sensibilità.
No siamo Roma, io sono Vita I LARI figlia della madre terra , di Estia e di Remo. La più terrona d'ITALIA.

venerdì 25 settembre 2015

Papa Francesco negli USA - Cerimonia di benvenuto e visita al Presidente...


E' per me un emozione grande vedere l'attuarsi di questo miracolo che Dio ha voluto per tutti.
Un grande papa, capace di entrare nei cuori di molti e  un grande presidente che, come il papa, è amato da Dio.
Un incontro che per la comunità dei credenti e dei giusti segna un  momento di speranza per gli ultimi che hanno diritto ad un giorno di pace.
In questo anno dedicato alle famiglie, spero che anche le famiglie di Cuba abbiano restituita la dignità di tornare ad essere uno stato americano che conquista la legalità con l'aiuto della grande America.
Due figure imponenti quindi che possono contribuire insieme a rendere migliore l'umanità.
Spero in un mondo pieno di pace e se potessi sperare più in grande, vorrei l'abolizione del razzismo costruttore di immoralità e bassezza di cuore.
Siano questi due personaggi illustri esempio di tolleranza e rispetto di ogni uomo. Una società che si arricchisce compiacendo Dio onnipotente.

Li ringrazio di esserci e di essere forti nella fede e nelle azioni.

Vita Francesca Genna (Vita I Lari per Dio)